Diastasi addominale, il momento giusto per intervenire

Quand'è il momento giusto per intervenire nel caso di diastasi addominale? 

Vediamo il perché di alcune tempistiche consigliate o sconsigliate 

Diastasi post-gravidanza, non bisogna operare nell'immediato post partum

Il periodo del post-partum è un periodo di transizione durante il quale si assiste ad un ritorno alle condizioni basali da un punto di vista fisico e ormonale.

I tessuti limitrofi alla diastasi, nei mesi successivi al parto riacquisiscono un' adeguata consistenza e la muscolatura addominale nel suo complesso recupera tono e funzionalità.

Gli interventi troppo ravvicinati al parto sono pertanto da evitare perché possono condurre ad un lavoro affrettato su tessuti non completamente pronti. 

Il miglior periodo per un'eventuale intervento ricostruttivo sulla diastasi addominale è quindi piuttosto distante dal parto, nei nostri standard attendiamo non meno di otto mesi per la prima visita e non meno di un'anno per l'eventuale intervento.

Si potrà così eseguire un intervento su tessuti stabilizzati e partendo da un quadro estetico e funzionale oltre il quale non si riesce a migliorare spontaneamente. 

Diffidare da coloro che pubblicizzano interventi precoci, oltre a lavorare su tessuti non stabili il risultato finale non sarà ben quantificabile a causa del naturale appiattimento che si sarebbe verificato comunque nel post-partum.

Bisogna infine considerare che con la naturale ripresa del tono muscolare il soggetto possa anche accettare di convivere con piccole diastasi, evitando volentieri un intervento chirurgico.

La diastasi di per sé non è mai una condizione urgente e l'atto del chirurgo, per essere giusto, non deve sovrapporsi alla natura ma eventualmente arrivare per ultimo.

Diastasi e sovrappesso, si può intervenire solo dopo il dimagrimento

In caso di sovrappeso non bisogna in alcun modo intervenire sulla diastasi addominale fino a quando non sia avvenuto il giusto dimagrimento.

Questo è un concetto molto importante è una regola fondamentale di sicurezza.

Il sovrappeso ostacola la chiusura della diastasi ed il buon esito di un'intervento per un fatto volumetrico-compartimentale, specialmente quando la quota di adiposità viscerale sia particolarmente rappresentata.

È assolutamente necessario dimagrire fino al peso forma e dare garanzie di mantenere il calo ponderale a lungo termine per affrontare un'intervento di chiusura di una diastasi.

Capita anche troppo spesso invece che alcuni pazienti non siano disposti al dimagrimento e non ne comprendano l'importanza in funzione di una ricostruzione per diastasi addominale. In tal caso l'intervento è semplicemente da non farsi.

Pazienti sportivi professionisti

Wheightlifter, bodybuilders, professionisti del settore fitness ecc.. possono sviluppare diastasi addominale per il continuo ed eccessivo carico fisico, spesso sono soggetti che per esigenze lavorative devono rispettare allenamenti programmati e date prestabilite per gare e competizioni.

In questi pazienti in linea di massima non vi sono le particolarità elencate nei due paragrafi precedenti e di per sé sarebbero pronti fin da subito ad affrontare al meglio un'intervento ricostruttivo.

In questi casi bisogna comunque avere la particolare accortezza di pianificare le tempistiche per rispettare il necessario recupero post-operatorio previsto.

Diffidare da chi pubblicizza interventi con convalescenza irrealisticamente breve, i tempi biologici di guarigione sono ben definiti e non possono essere modulati a piacere.

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